FIRENZE AI TEMPI DEL CORONAVIRUS

FIRENZE AI TEMPI DEL CORONAVIRUS

Silenzio.

Silenzio per le strade, silenzio nelle piazze, silenzio in ogni luogo di Firenze.

Solo la natura parla, respira e si riappropria dei suoi spazi.   

Silenziosi i monumenti, le chiese e i musei della città che con privilegio, un tempo, frequentavo costantemente.

Adesso sono così lontani, irraggiungibili.

Inaccessibili.

Contenitori privi del brulichio della gente che si emozionava al contatto visivo dei capolavori di Leonardo da Vinci, dei dipinti di Botticelli o delle sculture di Donatello e Michelangelo.

Assediati, circondati e quasi soffocati un tempo, oggi il David della Galleria dell’Accademia, la Nascita di Venere o la Primavera della Galleria degli Uffizi, la Maddalena di Donatello del Museo dell’Opera del Duomo, dialogano con l’eco vuoto delle proprie sale.

Silenziose, all’ombra della Cupola del Duomo di Brunelleschi, queste opere fiorentine attendono che qualcuno restituisca loro la parola e che, con rinnovato vigore ed antica passione, si instauri un nuovo dialogo e ci riporti tutti – fiorentini e ospiti, amanti ed amatori, studiosi e curiosi – a ri-condividere l’amore per la cultura, il sapere e la bellezza.

Nel frattempo vi invito a seguirmi – ognuno nell’intimo della propria dimora – in un percorso diverso tra le sale della Galleria degli Uffizi, per ri-scoprire i capolavori fiorentini e non, ed osservarli da un’ottica nuova e inattesa.

Primo incontro con L’Annunciazione di Leonardo Da Vinci.



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